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PREMIO FABIO FAVARETTO
SETTIMA EDIZIONE 2023

ESITI

sono risultati vincitori del premio di euro 1000 cadauno i due seguenti elaborati con le relative motivazioni:

“Lungo le vie armentarie, interventi di innesto e riuso sui passi di uomini e pecore” di Barbara Pozza, Lucia Andretta e Giulia Cadore

Una interessante ricerca storico-culturale che ricostruisce i rapporti tra la pianura padovana e i pascoli dell’Altopiano di Asiago basati sulla produzione e lavorazione della lana e di conseguenza sulla pastorizia transumante lungo le vie armentarie porta ad una profonda analisi del territorio e sfocia nella proposta progettuale che intende valorizzare un turismo lento a basso impatto ambientale, sostenibile per i luoghi attraversati, e al recupero di luoghi purtroppo abbandonati. Tre luoghi tre opportunità diverse di riutilizzo, una piazza prospiciente una casa campo scuola, un museo, una malga riusata a bivacco che inserisca il visitatore di immergersi nella natura.

 

“RE(3).Hab Brioschi (REfuge, REcladding, REbuilding Habitat) – Progetto di recupero del Rifugio Luigi Brioschi mediante l’utilizzo di sistemi modulari leggeri in legno, ottimizzazione del comfort dinamico per mezzo di integrazioni impiantistiche autosufficienti” di Roberto Villa e Michele Riva.

Il tema di come si possa intervenire con un limitato impatto ambientale in una condizione peculiare come quella dei rifugi di alta montagna è particolarmente sentito all’interno del Club Alpino Italiano che annovera al suo attivo ben 700 strutture tra rifugi, bivacchi, capanne sociali, etc. Questo lavoro si è segnalato all’interesse della commissione in quanto, pur soddisfacendo la crescente domanda da parte degli escursionisti, ha saputo rispondere alle nuove esigenze di autosufficienza energetica con un puntuale studio tecnologico mantenendo tuttavia negli esterni un ridotto impatto innovativo delle forme che rimandano al conservato nucleo originario.

La Commissione, inoltre, segnala le tesi riportate di seguito senza alcun ordine di priorità:

“La mobilità storica della Liguria di Levante. Il caso delle valli Sturla e Aveto” di Alessandra Coleschi

“Iuga Rhaetica. Recupero della via di Umbrail e delle strutture ivi poste ” di Virginia Anghileri, Luca Pozzoni e Paolo Tagni

 

VERBALE CONCLUSIVO

ESITI